Barone de Vaccaro 1399, Barone di Culeja (Qlejjgha 1400).
“Ci basterebbe solamente per sapere se questa famiglia sia stata, nobile & antica fra quelle di Malta, leggere i due privilegi, ch’ottenero Pino, & Ingo Vaccaro nel 1397, l’uno a’ 20 di Febraio, e l’altro a’ 24 dello istesso mese in Catania dalli Regi Matrtino d’Aragona, Martino, e Maria di Sicilia; ne’ quali, del primo, concedendsigli il feudo della Coleya in quest’ isola, si dice Regalis excellentia debitum exigit, Ut subiectorum merita aeque dignis premiis recompenset, allorium maxime’, quorum grata fidelitate, obsequra in cospectu regio digno supplicationem Pini Vaccaro de Civitate Meliveti familiaris, & fidelis nostri, Maeistatibus nostris inde factam, attendentes fidem pura’, & devotionem sinceram, quas dictus Pinus erga excellentias nostras gesit, & gerit, grata quoq; & accepta servitia, per eundem Pinum Celsitudinibus nostris devote collate, praesertim in reducendo nouiter ad nostrae dominium Maiestatis dictam Civitatem Meliveti, detentam tunc & existentem sub dominio quondam Guillelmi Raimundi di Montecateno, etc, attendentes, notissima damna, exilu, et iacturas, qua dictus Pinus pro observantia nostrae fidei et perpessus, dictam Civitatate eius Patriam, cum suis amplis facultatibus in eadem existentibus, relinquedo, eleerit potius sub nostra fidelitate exul degree, quam ipsius Artalis detestando facinori consentire, etc. E del 2. rimeritandolo co’ l feudo di Benuarrat, posto in Malta si legge Animentur ad obsequendu serventinus corda fideliu subiectoru, cum eorum merita, regalis munificeentia, aque dignis premiis compensate. Per praesens igitur privilegiu notu sit, etc. quod ad humilem supplicatione’ per delictum Consiliarium, familiarem, & fidelem nostru Ingum Vaccaro militem de Civitate Meliveti Maestatibus nostris inde factam attendentes fidem puram, & devotionem sinceram, quas dictus Ingus erga Excellentias nostra, gessit, & gerit, grata quoq, & accepta servitia per dictu Ingum Celsitudinibus nostris devote collate, praseertim nouiter in reductione dicta Civitatis, & Insula Meliveti ad nostra dominiu Maiestatis, subiogo, et dominio quonda Guillelmi de Montecateno in nepharia, & c . tunc existents, & detentas; attendentes, nec minus damna, exilium & iacturas, qua dictus Ingus pro alservantia nostra fidei est perpessus, dictam eius patriam dudum per Artalem de Alagona nostrum nepharium, & c violenta tirannide occupatam, cum suis amplis facultatibus in ea existetibus relinquendo, eligens potius sub fidelitatate nostra exul degree, quam sub ipsius Artalis infesto dominio permanere, &c Da I quali celebri & uguali enomij, costando cosi’ bene delle nobili ualita’ non meno, che della fedelta’ di questi due generosi nostri Maltesi, (chiari splendorsi alla propria famiglia, come a’ tutta la Patria) non ci occorre soggiugner altro all’ attestatione irrefraabile di quei Serenissimi Regni, che paslarcene ora al racconto della successione in detti due feudi. L’una, e l’altra gratia de’ quali per aluni motive havuti in quel tempo venne amoderarsi in oncie dodici di rendita, che fu’ assegnata in feudo sopra questa secrezia in Malta per ogn’ uno de suddetti Pino, & Ingo, equivalente a’ quello, ch’ allora fruttava ciascuno di essi feudi, ma al presente disuualissima, rendendlo la Coleya scudi 1100 e Benuarrat 800, un’ anno per l’altro. A Pino dunque successe Angelo suo figliuolo maggiore, che’ fu’ investito nel feudo, come si ravvis per privilegio dato in Catania a’ 21 di Agosto 1408. Nel 1479 per morte del Re’ Gio apparisce ch’ habbia reso il fedeomaggio un Angelo Vaccaro, ne par verisimile che sia stato l’istesso figluolo di Pino, ma’ piu’ tosto altro discendente , attesi gl’anni tramezzati dal 1408 fino al 1479, benche non sia affatto impossibile. Indi successe Giacomo, che fu’ figlio dal predetto Angelo. Giacomo poscia per donatione, transferi’ il feudo in un suo figliuolo nominato parimente Angelo, in occasione di suo sponsalitio, come negl atti di Luca Sillato l’anno 1421 dandosigli dal Vicere’ Lupo Ximenes d’Urrea l’investitura, con insertione del primo privilegio del Re’ Martino, in Siracusa a’ 9 di Giugno 1459. Da Angelo fu’ procreato Pietro, a’ cui successe caterina sua figlia & erede, e come che fu’ l’ultima della linea di Pino, e moglie d’ Antonio Falsone, pass oil feudo ne’ suoi figli, e famiglia, che percio’ n’hebbe l’investitura. In quanto poi tocca all’ altra linea, e discendenza d’Ingo, apparisce nel regio cabreo, che morto lui, sia succedeto Giovanni suo figluolo nell’ altro feudo d’assignatione delle dodici oncie, e per morte di questo, incontriamo successore con Investitura Lanza de’ Vaccaro suo figliuolo, & erede, che poscia mancando il Re’ Giovanni fu’ investito dal Vicere’ Gio di Moncata allora governante a’ 9 di Luglio 1462. Morto Lanza nel 1480 subentro’ Giovanni suo figliuolo, e prese parimente l’investitura dal Vicere’ Gasparo Despes a’ 2 di Giugno del medesimo anno. A Giovanni, che fini’ la vita senza prole, successe Chicca de Vaccaro sua sorella, ultima discendente per maschio dalla linea di Ingo, e n’ottenne l’investitura dalli Presidenti allora del Regno a’ 16 di Gennaio 1484, & essendo ella stata moglie di Nardo de Bordino, passo’ il feud one I figli di lui, con regia licenza, ed investiture. Gl’huomini, poi, che di questa famiglia ritroviamo haver essercitati officij, e carichi della nostra Citta’ sono. Primieramente Ingo Vaccaro Miles e Civitate Miveti, e co’ l titolo di regio Consigliere, vien eletto Capitano di Malta, e sostituito a’ Francesco Gio di S. Colomba (della cui casa son hoggi I Signori Conti d’Alnello) dal Re’ Martino, che gli haveva dato questo carico per Cinque anni nel 1403. Angelo che fu’ Giurato nel 1405, & 1420. Giovanni Giurato nel 1415, 1419 & 1434. IN questo medesimo anno egli vien eletto da questa Universita’ Ambasciatore alli Viceregi all’ ora di Sicilia Antonio di Cardona, Ferdinando Velazquez, e Don Martino di Torres Nuntio, e Collettore Apostolico in detto Regno. Pietro Giurato ne; 1469, 1473 & 1478. Angelo Giurato nel 1472, 1481 & 1490. Lanza Giur. nel 1474, Paolo Giur. nel 1516. ” (From Abela’s “Della Descrittione di Malta del Commendatore Abela” (1647))
Granted to: Milite Pino de Vaccaro.
Title: Barone de Vaccaro.
By: Mary I, Queen of Sicily and Malta and Martin I, King of Sicily and Malta
On: 1399 in Palermo.
With Remainder to: for life only
List of Title holders:
1. Milite Pino de Vaccaro, reverted back to the crown 1400.
Granted to: Milite Pino de Vaccaro.
Title: Barone di Culeja (Qlejjgha).
By: Mary I, Queen of Sicily and Malta and Martin I, King of Sicily and Malta
On: 1400 in Catania.
With Remainder to:His descendants by feudal tenure (Jure Francorum) in perpetuity.
List of Title holders:
1. Milite Pino de Vaccaro, 1st Barone, (d. 1408), succeeded by his son.
2. Milite Nobile Angelo de Vaccaro, 2nd Barone, succeeded by his son.
3. Nobile Giacomo de Vaccaro, 3rd Barone, (d. 1459), succeeded by his son.
4. Nobile Angelo de Vaccaro, 4th Barone, succeeded by his son.
5. Nobile Leonardo de Vaccaro, 5th Barone, succeeded by his son.
6. Nobile Pietro de Vaccaro, (d. 1564), 6th Barone, succeeded by his great grand nephew.
7. Nobile Antonio de Bono, (d. 1606), 7th Barone, sold to the Knights of St John 1581.
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